Voghera sei tu

Nav view search

Navigation

Search

Cronaca - Martedì, 05 Settembre 2017 09:56

VOGHERA - Addio a Osvaldo Verdi, il simbolo del calcio vogherese

osvaldo verdi tnVOGHERA - La città di Voghera piange la scomparsa di Osvaldo Verdi, icona del calcio vogherese, mancato all’età di 78 anni. Nato a Voghera nel ’39, Verdi ha dedicato tutta la sua vita al calcio, segnalandosi come un dirigente illuminato ed eccellente talent scout.

 

IL RICORDO DI CHIESA: DEDICHIAMOGLI LA TRIBUNA DELLO STADIO


Da giocatore, Verdi è cresciuto nelle giovanili dell’Inter, con cui debuttò in prima squadra in una partita dell’allora Coppa delle Fiere, il 14 gennaio del ’59. Passò poi al Lecco, quindi Pisa, Empoli, Verona, Pistoiese e soprattutto Savona, squadra a cui ha legato i migliori ricordi da calciatore. Sei stagioni vissute con la maglia dei biancoblù, con 211 presenze tra Serie C e B. Chiuse poi la sua carriera da calciatore con le maglie di Casale e Voghera. Smessi i panni del giocatore, Osvaldo iniziò il percorso da allenatore, sulle panchine di Valenzana, Albese e Voghera, la squadra della sua città, che guidò per tre stagioni negli anni ’80. La sua enorme competenza calcistica emerse in modo lampante nel ruolo di direttore sportivo, ruolo in cui ha sempre dimostrato un fiuto innato per i giovani talenti. Innumerevoli gli aneddoti sulle sue molteplici scoperte, raccontati con passione e dovizia di particolari al bar con gli amici. Come l’idea di puntare su un giovanissimo Tommaso Rocchi, preso in prestito dalla Juventus e portato in Serie C nel Saronno nella stagione ’97-98 (realizzò 10 reti), da dove spiccò il volo per una luminosa carriera. Osvaldo aveva fiuto anche per gli allenatori. Nel 2001, decise di affidare la panchina del Lecco, in Serie C, all’esordiente Roberto Donadoni, che ha poi scalato la piramide calcistica, sino alla Serie A e alla panchina della Nazionale azzurra. Come direttore sportivo, ha lavorato con tante società, a partire dal Voghera (in diverse epoche), Saronno e Vigevano. Ha anche ricoperto ruoli di prestigio all’interno della Fiorentina, di cui fu coordinatore degli osservatori per il Nord Italia , dal ’92 al ’95 e nel Torino, come responsabile degli osservatori nella stagione ’98-99. Ferruccio Chiesa, amico di una vita , lo ricorda con affetto:” Ho perso un carissimo amico. La scomparsa di Osvaldo mi addolora profondamente. E’ stato un personaggio eccezionale , una figura importantissima del calcio vogherese. Ci ha sempre seguito e anche ultimamente veniva allo stadio. E’ stato giocatore, allenatore e direttore sportivo del Voghera, e ha sempre dimostrato una competenza calcistica sconfinata. Con lui ho trascorso insieme 12 anni nel Voghera. Aveva un rapporto corretto coi giocatori, li elogiava quando lo meritavano e li bastonava quando era necessario. Voghera perde un personaggio importantissimo e mi auguro che gli venga intitolata la tribuna dello stadio, se lo merita per quello che ha fatto nel calcio”. Chiesa, storico segretario del club vogherese, ricorda con piacere un’annata vissuta accanto ad Osvaldo:” La stagione più bella è stata quella dell’89, con Persenda allenatore. La società veniva da un periodo difficile finanziariamente e Osvaldo riusci’ ad allestire una squadra molto forte, nonostante le risorse modeste”. Anche l'OltrepoVoghera, società con cui Osvaldo aveva collaborato in questi anni come responsabile degli osservatori, esprime  profondo cordoglio per la scomparsa di Osvaldo Verdi:" Siamo vicini alla famiglia di Osvaldo in queto momento di dolore. Per la nostra società, è stato un onore poter collaborare con un uomo di calcio del valore di Osvaldo", dichiara il direttore generale Fabrizio Bonfoco. Osvaldo lascia la moglie e una figlia. Questa sera, alle ore 20,30 si terrà il rosario presso la chiesa di Don Orione in via Emilia. Domani, alle 10,15, i funerali, sempre nella parrocchia del Don Orione.

Alessandro QUAGLINI

 

e-max.it: your social media marketing partner
Cookie Settings