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Attualità - Giovedì, 12 Ottobre 2017 13:04

L'EDITORIALE DEL DIRETTORE - Piazza San Bovo, tanto rumore per (quasi) nulla

ioVOGHERA. Piazza San Bovo come Piazza Meardi 10 anni fa. Dai diciamo le cose come stanno, se non fosse stato per il presidio di Casapound e per un periodo in cui non ci sono notizie nessuno ne parlerebbe. Perchè? Perchè è un problema che non è un problema...

LA SITUAZIONE DI PIAZZA SAN BOVO

 

Il problema di piazza San Bovo non è la criminalità ma il degrado. E' gente che mangia e beve sulle panchine e fa i suoi bisogni per strada più che gli scippi, i furti e gli omicidi (l'omicidio di piazza San Bovo, di alcuni mesi fa, era per motivi personali. Sarebbe potuto succedere in piazza Duomo o in via Montenapoleone a Milano...).
Anche il Daspo di ieri, verso due mendicanti, è un provvedimento che non serve a nulla e per questo non andava nemmeno pubblicizzato. E' uno dei tanti palliativi di un Governo che in realtà vuole questa situazione perchè su questa situazione ci campa e ci guadagna. I Comuni, al di là delle riunioni con prefetti o questori, possono fare ben poco ed è una situazione tutta italiana quella in cui il Governo centrale, con le sue politiche, mette in difficoltà gli enti locali. In sostanza, cosa può fare un sindaco se il presidete del consiglio gli rema contro?
Va bene, si possono mettere luci, telecamere, intensificare i controlli ma poi cosa cambia? Chi viene preso e denunciato li rimane e continua a fare quello che faceva.
Personalmente, io ho più paura ad andare a Milano alla mattina in stazione centrale che girare di notte in piazza San Bovo.
Detto questo, chi ci abita e ci lavora ha ragione a protestare ma non creiamo un bronx dove non c'è.
Piazza San Bovo è semplicemente lo specchio di un'Italia che cambia sempre più in peggio. Per i Cittadini. E in meglio, per le tasche di chi ci governa da Roma e di chi si prende cura di queste persone.

 

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