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Attualità - Sabato, 21 Maggio 2016 08:47

EDITORIALE - Caro Maroni, le scrivo per dirle un paio di cose. E intanto la invito alla manifestazione di domani. (LETTERA AL PRESIDENTE)

maroni tnRETORBIDO - Egregio Presidente Maroni, un anno dopo il "popolo della salute" si rimette in marcia, per ritrovarsi a Retorbido, epicentro della nuova (e forse la più importante da decenni a questa parte) battaglia ambientalista in corso. Sarà una grande giornata di festa, quella di domani, ma soprattutto sarà l'occasione per ribadire il No alla potenziale costruzione di una centrale di pirolisi.

 

Caro Maroni, è davvero un paese anormale il nostro. L'Italia intendo. Ad un anno di distanza dalla prima manifestazione siamo ancora qui a combattere un impianto che nessuno vuole (cittadini, politici, amministratori, enti), che non porterà posti di lavoro (se non una trentina forse, parte dei quali specializzati), che non porterà nessun beneficio al territorio (anche in termini economici) e che al contrario potrebbe addirittura arrecare un danno a migliaia di famiglie, ad un territorio a vocazione eno-gastronomica e turistica e soprattutto al futuro dei nostri figli.
In un paese normale, nell'arco di un anno, questo progetto sarebbe già stato bocciato. Se non altro per il contesto in cui viene proposto, senza entrare nel merito dei contenuti tecnici di un progetto che i giapponesi considerano addirittura "econologicamente d'avanguardia".
In Italia invece succede che la Lega, maggioranza in Regione Lombardia, propone una mozione che, in pratica, ha l'obiettivo di evitare a realizzazione dell'impianto quando è proprio la Lega (con le altre forze di maggioranza) a dover decidere sulla realizzazione dello stesso. E succede che altri consiglieri scoprano lacune nell'iter autorizzativo del progetto, proprio a pochi giorni dalla manifestazione. Ma guarda un po'... E intanto l'iter del progetto va avanti.

Caro Maroni, lei domani sicuramente non sarà alla manifestazione che si terrà a Retorbido, come non ci sarà, presumo, nemmeno l'assessore Terzi. Per la carità, non è obbligatoria la vostra presenza, ma il vostro impegno ad impedire la realizzazione dell'impianto, quello si.
E' necessario dal punto di vista istituzionale, politico, ma anche morale. Può anche non ricevere i Sindaci dell'Oltrepo, ma ha il dovere di tutelare il territorio che sta governando e il nostro è sicuramente uno dei più belli, non solo in Lombardia, ma anche in Italia.
Quindi, per favore, la smetta di fare finta di essere contro questo progetto e si impegni seriamente affinchè questo pericolo venga definitivamente scongiurato.
La lungimiranza è una delle doti principali di un vero politico, perchè in ballo c'è il futuro di intere generazioni.
Quindi non servono referendum, comitati di esperti, intergrazioni burocratiche alle pratiche di autorizzazione.
Serve "semplicemente" un provvedimento di Governo (quello regionale) che blocchi l'iter autorizzativo dell'impianto e lei sa benissimo che si può fare.

Caro Maroni, mi permetto comunque di invitarla, domani, alla manifestazione che si terrà a Retorbido alle 16,30 (venga un po' prima, nel caso decidesse...). Potrà vedere con i suoi occhi come la gente perbene e le loro famiglie combattono per la salvaguardia di una terra in cui sono nati, in cui vivono e in cui vivranno i loro figli.
Venga a vedere chi siamo e cosa facciamo e imparerà che anche in politica, prima delle strategie e degli interessi personali, ci devono essere i valori umani.

Ci vediamo domani!

Andrea PESTONI (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

 

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