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Sport 2016-17 - Lunedì, 15 Maggio 2017 12:12

VOGHERA - La nuova Voghe riparte senza il Turbo: intervista a tutto campo a Chiellini

chiellini sevesoVOGHERA - Il Voghera che sta rinnovando i quadri societari, perde una bandiera come “Turbo” Chiellini. Il “Chiello” dopo 2 anni vissuti intensamente annuncia il suo addio da direttore sportivo del club. Una decisione covata da tempo e oggi ufficiale.

 

QUELLA CONFERENZA STAMPA E’ STATO UN ATTO DI SFIDUCIA

“Sinceramente non me la sento più di continuare... auguro il meglio al Voghera, di cui sarò sempre tifoso e continuerò a seguirlo, anche perché c’è mio figlio che gioca nelle giovanili, ma non ricoprirò più dei ruoli operativi nell’ambito della prima squadra”.  Chiellini non nega che gli avvenimenti dell’ultimo periodo l’abbiano convinto a lasciare il club vogherese: “Le cose successe negli ultimi mesi hanno destabilizzato tutto l’ambiente. Mi è dispiaciuto molto il fatto che sia stato cancellato tutto il lavoro che è stato fatto e mi riferisco anche al settore giovanile. Quella famosa conferenza stampa l’ho interpretata come un atto di sfiducia verso chi ha lavorato per questa società in questi due anni e anche alla squadra, è stato dato un messaggio negativo e un alibi grosso come una casa in vista degli imminenti playoff”.
 
UN ERRORE ESONERARE LANDINI

I due quinti posti non rappresentano un quadro soddisfacente, anzi “io per primo sono amareggiato”, ma l’ex ds della Voghe traccia un’analisi più approfondita sui fattori che hanno frenato, soprattutto nella stagione appena conclusa, le ambizioni dei rossoneri: ”Riguardo al primo anno, devo dire che la squadra è stata fatta in fretta e qualche errore andava messo in preventivo. In merito alla stagione appena conclusa, non mi sembra corretto parlare di un fallimento sportivo. Innanzitutto voglio precisare che il budget del Voghera è in linea con quello di altre 4-5 squadre del girone e come ho sempre detto e ripetuto molte altre volte, nessuno doveva aspettarsi che avremmo “ammazzato” il campionato. Fino alla partita di Vistarino del 2 aprile eravamo secondi, senza trascurare il fatto che abbiamo dovuto affrontare tanti problemi. Il cambio in panchina di mister Landini non ha prodotto benefici anzi è rivelato un errore colossale (mea culpa) e gli infortuni di Gaudio e Re, due giocatori per noi importantissimi, hanno interrotto la solidità difensiva che ci aveva contraddistinto. Poi c’è stato il discorso lavorativo di Monteverde, che non riusciva ad allenarsi con continuità. Abbiamo perso, per motivi diversi, due giovani come Gagliardi e Andriolo e a cascata, sono emerse infinite problematiche.. come gli attriti tra il gruppo dirigenziale della juniores, il suo mister e quelli della prima squadra. Si sono create incomprensioni che non hanno giovato all’ambiente. E’ anche giusto dire che non tutti i giocatori hanno reso in base alle aspettative e alle loro potenzialità e qualcuno di loro ha avvertito troppo il peso delle responsabilità”.  
 
BISOGNA SEDERSI AL TAVOLO CON GAFFEO

Per le prospettive del calcio a Voghera, Chiellini confida un sogno: “Sarebbe bello sedersi al tavolo con Lino Gaffeo e avviare un progetto in cui Voghera sarebbe centrale. Sento parlare di titoli sportivi da acquisire da parte del Voghera, ma non credo che i regolamenti lo permettano, a due anni da una fusione. L’unico titolo da comprare sarebbe quello dell’Avc Vogherese, ricreando una forte società con base a Voghera e investendo sulle strutture. Per come vedo il calcio, è essenziale puntare sui centri sportivi per costruire un progetto solido e duraturo, in cui il settore giovanile assume una rilevanza significativa, una casa si costruisce dalle fondamenta, non dal tetto. Per esempio in questi due anni, il campo di Codevilla, in condizioni tutt’altro che ottimali, non ha di certo aiutato la squadra” anzi.. l’ ha penalizzata fortemente. Tra i motivi d’orgoglio di questi due anni, c’è il senso di appartenenza acquisito da tutti i ragazzi del settore giovanile:” Abbiamo giocato per tre volte al Parisi, e aldilà dei risultati negativi in campo, abbiamo respirato un’atmosfera bellissima, con tutti i ragazzi del settore giovanile presenti allo stadio per sostenere la squadra.  Da questo punto di vista, è stato fatto un ottimo lavoro, grazie a persone come Sebastiano Antimide, suo figlio Edoardo, Lorenzo Ascagni e gli altri dirigenti del settore giovanile, che hanno operato a titolo gratuito, con grande passione e competenza. Si è creato un patrimonio di 400 tesserati e oggi il Voghera è una delle realtà più importanti del territorio”. 
 
ALTRI PRONTI A LASCIARE

Quello di Chiellini potrebbe non essere l’unico commiato in società: “Ho sentito che anche altri dirigenti non sono disposti a rimanere e per la società non sarà facile rimpiazzare queste persone, che hanno svolto un lavoro encomiabile, senza alcun compenso, anzi spesso mettendoci soldi di tasca propria.  Probabilmente, però, la società avrà maggiori risorse da investire sulla prima squadra, non avendo più le spese di gestione del Centro Don Orione” e per questo mi auguro che si possa allestire una squadra ancora molto più competitiva. Sul suo futuro, il Chiello si vede ancora nel calcio: ”Mi piacerebbe tornare ad allenare”, confessa.  Il Turbo saluta cosi la famiglia rossonera, ma non perderà di certo il suo amore sconfinato per la Voghe.
 
Alessandro QUAGLINI
 
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