VOGHERA - Colpito più volte in testa con una spranga di ferro, fino ad ucciderlo. Per una dose di droga tagliata male. Ad uccidere Franco Catracchia è stato Z.M.L., 56 anni, tunisino, senza fissa dimora e già raggiunto da un decreto di espulsione.
LE INDAGINI
Dopo una serrata indagine, i Carabinieri del Norm di Voghera, coadiuvati da quelli di Pavia, hanno risolto il mistero della morte di Franco Catracchia. Un omicidio che è maturato negli ambienti dello spaccio della droga. Anche Franco Catracchia era già conosciuto dalle forze dell'ordine come consumatore di stupefacenti e assuntore di bevande alcoliche. Z.M.L. era invece in Italia da 12 anni, nonostante avesse tantissimi reati alle spalle e fosse già stato raggiunto da diversi decreti di espulsione.
L'AGGRESSIONE MORTALE
La'latra sera, nell'abitazione di via Negrotto dove oltre a Catracchia per qualche giorno ha vissuto anche il suo assassino, il dramma. Una dose di droga che secondo il tunisino era stata mescolata con altre sostanze di scarso valore e la lite con Catracchia. Il tunisimo prende così una spranga di ferro. Picchia l'uomo in modo talmente violento da fargli saltare cinque denti, che verranno poi ritrovati dagli inquirenti sul pavimento. Poi fugge cercando di far perdere le proprie tracce. FRanco Catracchia invece non ce la fa, le ferite sono troppo profonde e muore. Ma i Carabinieri sono riusciti a risalire al colpevole, che è stato arrestato.