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Sport 2015-16 - Venerdì, 09 Settembre 2016 14:44

RIVANAZZANO TERME- La Riva saluta la Coppa e Carmignani striglia la squadra

RIVANAZZANO TERME - Due derby palpitanti , con esiti opposti per la Riva di mister Carmignani. Nella prima di campionato, sul campo del Nizza, i gialloblù si sono imposti per 4-3, grazie ad una rete di Rainone nel finale, in coda ad una gara ben giocata dai termali e riaperta per qualche distrazione di troppo (la Riva era sul 3-1). “Sul 3-1, c’è stato un black out totale da parte nostra – osserva mister Carmignani- che mi ha fatto arrabbiare parecchio. Non possiamo permetterci certi cali di tensione all’interno di una partita che avevamo in pugno”.  Ha avuto invece un epilogo amaro per la Riva il derby di ieri sera, in casa, con il Lungavilla, con i biancoverdi che hanno espugnato Rivanazzano per 3-2, guadagnandosi cosi l’accesso ai sedicesimi di finale della Coppa Lombardia.

Carmignani non risparmia critiche alla sua squadra:” L’atteggiamento di ieri non mi è assolutamente piaciuto. Dobbiamo essere meno belli, ma più brutti e cattivi, come richiedono certe categorie. Ho visto troppa sufficienza , come già era capitato sul 3-1 per noi col Nizza. Ieri sera abbiamo giocato praticamente soltanto gli ultimi 20’ e questo non lo posso accettare. Faccio i complimenti al Lungavilla, che come gioco e intensità, è stato superiore. Nel finale, quando siamo andati sul 3-2, abbiamo anche avuto un paio di occasioni per pareggiare con Marchesotti, ma in ripartenza il Lungavilla poteva anche segnare il quarto gol. Noi a quel punto eravamo in campo con un 3-2-5 , alla ricerca del pareggio che ci avrebbe dato la qualificazione”. Il tecnico dei termali pone l’accento sull’aspetto mentale:” Dobbiamo andare in campo con un’altra testa e l’ho già fatto presente ai ragazzi. C’è troppa convinzione nei propri mezzi, bisogna trovare la cattiveria giusta e l’umiltà, ieri sera abbiamo regalato tre gol. Spero che la partita di ieri  sia servita da lezione, da domenica col Montebello,  voglio vedere una squadra che sputa l’anima”.

ALESSANDRO QUAGLINI

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