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Sport 2011-12 - Giovedì, 30 Agosto 2012 12:16

VOGHERA - Voghe, capitan Priolo è già a tutto campo

Intervista con il difensore rossoneropriolo_tn


VOGHERA Da quasi due anni, arrivò nel dicembre del 2010, è un punto di forza del Voghera, ma in questa stagione avverte un senso di responsabilità maggiore, conferitogli anche dalla fascia di capitano che porterà al braccio, a cominciare dalla trasferta di Darfo.

 

 

 

VICINI A MAGNONI - Ciccio Priolo indica la rotta da seguire e confida le sue sensazioni positive per un'annata che potrebbe tingersi di rossonero. Il primo messaggio però è una testimonianza d'affetto e di vicinanza umana ad un compagno di squadra, Miguel Magnoni,  colpito da un grave lutto familiare, ieri mattina è mancato il papà: “Tutta la squadra è vicina a Miguel  in questo momento drammatico, ora si trova in Argentina, l'ho sentito ieri e gli ho detto che lo aspettiamo presto con noi, purtroppo la vita ci riserva anche queste cose”.


HO VISTO UNA GRANDE VOGHE - La tragica notizia ha turbato un po' il clima dello spogliatoio rossonero e ha guastato  l'atmosfera di serenità che si respirava dopo la netta affermazione in Coppa Italia sul Trezzano, partita che Priolo ha seguito dalla tribuna a causa di una caviglia ancora un po' dolorante, ma domenica  per il via del campionato, sarà regolarmente in campo: “Ho visto una grande squadra, con tutto il rispetto per quelli che c'erano l'anno scorso, non ci sono paragoni, sia per la qualità , ma anche per il gruppo che si è creato”.


QUEI GIOCATORI ANDAVANO MANDATI VIA PRIMA - La parentesi sulla passata stagione vissuta tra molteplici sofferenze è doverosa e Ciccio, in modo schietto, non risparmia  stoccate a qualche vecchio compagno di squadra: “Da dicembre in poi è difficile fare delle valutazioni dopo la rivoluzione che c'è stata e son convinto che più di cosi, con una squadra piena di ragazzini, non si potesse fare. Se parliamo invece della squadra costruita in estate, la società aveva operato molto bene  e le aspettative per fare un ottimo campionato c'erano”. Sui motivi del flop rossonero , Priolo non le manda a dire: “Se dopo 3 mesi , ti trovi a 14 punti dalla prima dopo gli investimenti che hai fatto, mi sembra giusto e legittimo mandare via certi giocatori. Anzi dico che la società è stata fin troppo paziente e doveva intervenire prima per mandare via certi giocatori e non mi riferisco solo al rendimento sul campo, ma per certi comportamenti tenuti fuori dal terreno di gioco. Riguardo agli acquisti che non ci sono stati nel mercato di riparazione, capisco la delusione e lo scoramento della società, dopo una campagna acquisti importante , trovarsi a meno 14 dalla prima a dicembre è una mazzata moralmente”. Sull'uomo che doveva risollevare le sorti della Voghe malata a partire da gennaio, ovvero Simone Cavalli , Priolo dice la sua:”Purtroppo il calcio non è una scienza esatta , non è matematica, Cavalli aveva fatto grandi cose nelle annate precedenti e qui non si è ripetuto”.


CALCIO CHAMPAGNE, MA OCCHIO ALLE BOLLICINE… - Archiviato il capitolo della passata stagione , Priolo si butta a capofitto sulla nuova Voghe, già osannata da più parti dopo il debutto entusiasmante in Coppa Italia: “Ora però dobbiamo volare bassi, perchè se si vola alto e poi si cade, ci si fa molto male” , è questo il monito del capitano, che però lascia trapelare una certa fiducia. “Domenica ciò che  mi ha riempito di gioia il cuore, aldilà del risultato, è stato vedere gente felice, che esultava e applaudiva e se n'è andata dallo stadio soddisfatta. Mi è piaciuta molto una frase che ho letto sul forum dei tifosi: “Calcio champagne e se le bollicine non danno alla testa, si può sperare..” e la condivido pienamente, rappresenta perfettamente il mio pensiero. Dobbiamo essere consapevoli della nostra forza, convinti di essere bravi, ma allo stesso tempo restare umili. C'è un filo sottile che divide la convinzione di essere forti dalla presunzione, per questo dobbiamo stare attenti. Se saremo convinti della nostra forza e resteremo umili, son sicuro che ci potremo divertire e saremo tra le 3-4 squadre a giocarci la vittoria, poi saranno tanti fattori a determinare chi vincerà, tra cui anche la fortuna , che spero ci assista un po'. Se invece andiamo in campo da presuntuosi e convinti che sia tutto facile come la partita di domenica e useremo  il fioretto, prenderemo delle legnate, già a partire da domenica a Darfo”.  


UN GRANDE MERCATO ESTIVO - Parole forti, parole da capitano. La campagna acquisti imponente condotta dal dg Troiano ha riscosso consensi all'unanimità:”Credo che la società non abbia sbagliato nulla, o quasi nulla, lasciamo un margine di errore. Tutti parlano di attacco e centrocampo , ma non vorrei che si dimenticasse un certo Ronchetti, che per me è fortissimo. Anche sui giovani credo che la società abbia scelto bene dopo una serie di selezioni. Son tutti ragazzi umili, che hanno voglia di imparare e se non si perdono per strada, qualcuno di loro può arrivare in alto”. Ciccio si aspetta anche un apporto di calore e passione dal pubblico rossonero:”La società ha fatto il suo dovere, noi faremo del nostro meglio e mi auguro che anche la città di Voghera risponda presente, perchè abbiamo bisogno dell'apporto della nostra tifoseria per fare qualcosa di importante”. L'impatto con mister Scarnecchia, che Priolo aveva già avuto modo di conoscere per un breve periodo a Merate (si allenò con loro durante la preparazione estiva, ndr) qualche anno fa ,è stato ottimo:”Mi piace perchè ti fa capire le cose con una parola, non è uno che fa sceneggiate. Simpaticamente poi ci scontriamo e discutiamo sempre, mi prende in giro perchè dice che io giocherei con il 5-5-1 e mi rimprovera per la mia eccessiva prudenza e attenzione per la fase difensiva, mentre lui predilige un calcio più spregiudicato. L'importante credo che sia avere il giusto equilibrio nell'attaccare e nel difendere”. Il capitano rossonero non dimentica mister Giacomotti, persona umanamente squisita , con cui ha condiviso il suo primo anno e mezzo in maglia Voghe:”Col mister mi son trovato benissimo e mi sento tutt'ora. Mi spiace sinceramente che non abbia ancora trovato squadra , lui sa quanto lo stimo, sia come mister che come persona. Il primo anno con lui abbiamo dato spettacolo e abbiamo fatto molto bene, poi la stagione scorsa sappiamo com'è andata e i problemi che ci sono stati e tutti quanti si sono dimenticati di quanto di buono avevamo fatto, arrivando secondi e in semifinale playoff soltanto pochi mesi prima, questa è la dimostrazione che nel calcio conta solo il presente”. Il capitano ha indicato la rotta: domenica  da Darfo salperà la nave rossonera, ci si augura per una crociera lunga e piena di soddisfazioni.


Alessandro QUAGLINI

 


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