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Sport 2010-11 - Lunedì, 13 Giugno 2011 20:17

VOGHERA - Anche il Rimini teme i rossoneri

Daniele PAGANI (click to enlarge)Il pre-gara del vice presidente Pagani


VOGHERA Rimini-Voghera, una sfida che profuma di Lega Pro. Il vicepresidente del club rossonero Daniele Pagani non usa mezzi termini alla vigilia della sfida con i romagnoli: ”Tutte e quattro le semifinaliste di questi playoff ambiscono ad altri scenari e direi che per quanto abbiamo fatto fino a questo momento, parlare di ripescaggio sarebbe inopportuno.

 

 

MERITIAMO la Lega Pro per meriti acquisiti sul campo, grazie ad un lavoro portato avanti con serietà e impegno da parte della società, del mister e dei giocatori”.  In merito alla sfida di mercoledi, il dirigente rossonero non avverte una tensione particolare: “Siamo già andati oltre quello che ci aspettavamo di fare e la consapevolezza della nostra forza è consolidata nel gruppo. Nel caso poi dovessimo mancare questo appuntamento, non sarebbe assolutamente il caso di fare drammi. Avremo di fronte un avversario nobile, con storia e blasone, a Rimini si respira l'aria tipica del calcio vero. Forse è la squadra più forte delle tre che erano in lizza nel sorteggio, ma noi temiamo loro esattamente quanto loro temono il Voghera. E' chiaro che ci teniamo a passare per rendere questa stagione “storica”, ma già quello che è stato fatto merita grande considerazione da parte di tutti: abbiamo fatto bene a tutti i livelli e dopo 12 anni di serie D, direi che ci meritiamo di uscire da questo tunnel”.


NEL CONFRONTO con i romagnoli, tornerà a disposizione Miguel Magnoni dopo i tre turni di squalifica:”Spero che scateni la sua rabbia accumulata in questo periodo -dice Pagani- spero che entri in campo con lo spirito del leone che si libera improvvisamente della gabbia e sfoghi la sua rabbia repressa in modo positivo per tutti noi. Detto questo, però, c'è da sottolineare come la squadra abbia fatto molto bene anche senza di lui, a dimostrazione che questo è un gruppo valido e di assoluto valore e non dipende da un solo giocatore. Ora il mister si trova nella piacevole situazione di poter scegliere: saranno 180' in cui ognuno deve giocare al massimo, buttando sul campo tutto quello che ha, quindi tutti saranno utili, anche quelli che inizialmente partiranno dalla panchina”.

 

Alessandro QUAGLINI

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